Condannato a morte perché autistico
La figlia potrebbe essere morta per cause naturali, l'uomo è da più di 20 anni nel braccio della morte
Sono passate solo poche settimane dalla morte di Marcellus Williams, giustiziato in Missouri senza alcuna prova materiale della sua colpevolezza, e un’altra condanna a morte è in programma negli Stati Uniti per il 17 ottobre. Stavolta siamo in Texas e l’uomo nel braccio della morte è Robert Roberson, condannato nel 2003 per la morte della figlia Nikki.
Lo scrittore John Grisham parla di “un omicidio che non è mai avvenuto”. I medici che constatarono il decesso della figlia di due anni di Roberson, più di vent’anni fa, parlarono di sindrome del bambino scosso, una forma di maltrattamento che porta chi si occupa di bambini piccoli a scuoterli violentemente per farli smettere di piangere. La realtà, però, sembra essere ben diversa. Nikki, portata già in coma all’ospedale, aveva la febbre molto alta e una polmonite che non venne rilevata dai medici, che somministrarono alla bambina dei farmaci molto pericolosi. Questi due elementi potrebbero essere una valida ricostruzione alternativa della morte della figlia di Roberson.
A questo si aggiunge il fatto che l’uomo è autistico. Ed è un fatto rilevante, visto che detective e medici al tempo rilevarono un atteggiamento non reattivo e non empatico, apparentemente non compatibile con la figura di un padre che ha appena perso la figlia di due anni.
Già nel 2016 un uomo autistico, Gregory Paul Lawler, era stato giustiziato perché, per usare le parole del suo avvocato, “non era in grado di spiegare ai giudici che cosa fosse accaduto”.
Casi come quelli di Lawler e di Robinson mostrano come la giustizia americana (e non solo quella americana, ci permettiamo di aggiungere) sia basata su standard comunicativi ed espressivi che discriminano le persone autistiche, che vengono penalizzate perché funzionano in modo diverso dalla maggioranza della popolazione.
Insieme allo scrittore John Grisham, ci sono 84 deputati del Texas (di qualunque schieramento politico), decine di medici e avvocati e altrettanti gruppi per i diritti delle persone autistiche a sostenere l’innocenza di Robert Roberson. La vita dell’uomo è adesso nelle mani del governatore del Texas Greg Abbott.