Il “fallimento” di chi non ha né partner né figli
La riprovazione sociale verso chi fa scelte diverse da quelle considerate “normali” è ancora fortissima
“Dal punto di vista umano sono un fallimento”. Questa è stata la constatazione del comico e conduttore Luca Bizzarri, intervistato dal Corriere: “Non ho figli, non ho una compagna, non ho una famiglia. Ho solo il mio lavoro”. Poi ha specificato che “questo mi avvantaggia moltissimo” e, su X, ha aggiunto che era ironico: “Mi metto nei panni del titolista. Ha preso quella frase lì come una confessione di un comico riluttante che se tornasse indietro farebbe tanti bambini”.
Al di là di quello che significavano davvero le parole di Bizzarri, indubbiamente le sue affermazioni sollevano un problema. Perché in Italia, oggi, chi non ha figli o chi è single è considerato socialmente un fallimento. Ancor di più se, a differenza del comico intervistato dal Corriere, sei una donna. In generale, dev’essere per questa identificazione nelle parole di Bizzarri che quella frase ha avuto ampissimo riscontro sui social network: sono in tanti ad aver introiettato una visione secondo cui, se non ti trovi un partner e non ti riproduci, essenzialmente la tua vita non ha senso.
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