Il valore psicologico di sentirsi “a casa”
Il trend “Non era depressione, era il Nord” nasconde disagi anche complessi, spesso dovuti alla necessità di abbandonare la propria terra
Uno degli slogan più veritieri riguardo ai social media è “Sei ciò che condividi”, una frase che cattura l’essenza del cambiamento che subisce la nostra identità quando esterniamo sentimenti, paure e passioni, spesso a un ampio pubblico, composto da sconosciuti.
Attraverso le tendenze virali che si moltiplicano sulle piattaforme social, possiamo trovare un mezzo per esprimere il nostro stato emotivo, identificandoci con idee che rispecchiano il nostro vissuto. Un esempio recente arriva da TikTok, dove ha suscitato un acceso dibattito la tendenza “Non era depressione, era il Nord”. A fare da sfondo a questo slogan ci sono gli abbracci, i sorrisi, le feste di paese o il proprio mare.
La creazione di video di persone che sembrano mostrare il proprio disagio in città del nord Italia, ha suscitato reazioni contrastanti, tra rabbia e perplessità nei commenti. Le domande più ricorrenti sono: “Perché non tornate al vostro paese?” o “Perché non andate via?”
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